Curriculum Tiziano

TizianoTissinoSono nato a San Daniele del Friuli, nel 1963. Ho vissuto per tre anni, dal 65 al 68, in Francia, dove i miei erano emigrati, e dove mio padre è morto per un incidente sul lavoro. Rientrato in Italia, ho vissuto con mia madre ed i miei fratelli a Porcia (PN) fino al 2007, quando mi sono trasferito a Selvazzano Dentro, dopo aver conosciuto Sabrina, con cui l’anno dopo mi sono sposato. Nella mia vita, fin da ragazzo, ho cercato di coniugare impegno sociale e stile di vita sobrio e rispettoso dell’ecosistema, nella convinzione che le due cose debbano camminare di pari passo, per rendersi credibili ed efficaci a vicenda.

Dal 1995, lavoro come programmatore software presso la Cooperativa Sociale Itaca

Mi sono diplomato Ragioniere con il massimo dei voti nel 1982 ed ho iniziato a lavorare pochi mesi dopo nell’ufficio amministrativo di un’azienda vinicola. Erano gli anni dei primi computer e subito l’informatica mi appassionò. Nell’84, dopo un corso di programmatore Basic, venni assunto da una software house e nell’86 da un’importante azienda del legno. Avevo un bel lavoro, che mi piaceva e mi dava soddisfazione sotto il profilo professionale. Ma ogni volta che arrivavo in fabbrica e vedevo la ciminiera buttar fuori quel fumo nero, mi ripetevo che quel posto non era per me. Resistetti cinque anni, finché decisi di gettare il cuore oltre l’ostacolo, mi licenziai e mi iscrissi all’università. Non fu una bella esperienza: qualche 30 ma anche la delusione per una mentalità accademica, in cui era più importante conoscere a memoria il libro scritto dal professore di turno che sviluppare il proprio senso critico.

Così, quando un amico mi propose di lavorare per una cooperativa sociale, non mi lasciai sfuggire l’occasione. Pensavo che sarebbe stata una bella esperienza da fare, ma non avrei mai creduto che quello sarebbe diventato il lavoro della mia vita. Ed invece, ad oltre diciotto anni di distanza, sono ancora lì. Quando sono arrivato, la cooperativa aveva solo tre anni, ma già duecento soci lavoratori. Stava crescendo in modo tumultuoso, e tutto il settore informatico era da organizzare. Pian piano, passo dopo passo, ho costruito dal nulla il sistema gestionale che ci serviva, adattandolo alle esigenze che man mano affioravano. Oggi, la nostra cooperativa da lavoro ad oltre 1400 persone, tra soci e dipendenti. Tutto questo è il frutto dell’impegno di molte persone, ma credo di poter dire con orgoglio e senza tema di smentita che il mio contributo, per quanto piccolo, sia stato fondamentale in questo percorso di successo.

Trent’anni di attività nel volontariato sociale

Ma non c’è stato solo il lavoro, nella mia vita. Già alle superiori, ero impegnato nel movimento studentesco e per un anno sono stato rappresentante degli Studenti nel Consiglio d’Istituto. Successivamente, sono stato tra i fondatori del gruppo Amnesty International di Pordenone, di cui ho avuto il piacere di essere il responsabile per alcuni anni. Nel 1989 con alcuni amici ho fondato la Lista Verde di Porcia, che alle elezioni del 1990 ottenne l’8% dei voti, riuscendo ad eleggere due consiglieri comunali. Ho fatto il Consigliere per due anni e poi, come da accordi presi ad inizio mandato, mi sono dimesso per permettere la rotazione degli eletti. Nel 1992, sono stato tra i fondatori del gruppo “Dai Ruote alla Pace”, che promuoveva iniziative di solidarietà con le popolazioni della ex Jugoslavia. Nel 1993, sono stato tra i fondatori (e presidente del Comitato Promotore) del Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS). In quegli stessi anni, ho fatto parte del Consiglio Nazionale dell’Associazione per la Pace. Dal 1997 al 2011 ho fatto parte del direttivo nazionale di Beati i Costruttori di Pace.

Nel 1999, in quanto rappresentante di BCP nel Tavolo di Coordinamento Intercampagne, sono stato tra i promotori della Rete Lilliput per un’economia di giustizia. Nel 1999, sono stato il promotore e poi uno dei principali animatori dell’esperienza della Tenda per la Pace: 88 giorni (e notti) davanti i cancelli della Base Usaf di Aviano, da dove partivano gli arei per bombardare la Serbia. In quel periodo, sono stato candidato come indipendente alle elezioni europee nelle liste di Rifondazione Comunista. Nel 2001, ho partecipato attivamente al Genoa Social Forum. Nel 2002, sono stato tra i promotori della campagna “Pace da tutti i Balconi” che ha riempito l’Italia di bandiere arcobaleno. Nel 2005, sono stato il primo promotore di “Via le Bombe”, un’azione legale contro il Governo Usa per chiedere l’eliminazione delle bombe atomiche presenti ad Aviano. Nel 2006, ho partecipato al World Social Forum di Caracas, in Venezuela. Nel 2007, sono stato l’estensore di una proposta di legge di iniziativa popolare per la denuclearizzazione dell’Italia, presentata in Parlamento l’anno successivo con ben 70.000 firme (e da allora rimasta chiusa in chissà quale cassetto della Camera…). Nel 2011, ho partecipato attivamente alla pubblicazione di un opuscolo sul tema dell’energia nucleare, edito da “Beati i Costruttori di Pace” e successivamente alla campagna referendaria.

Due passioni: gli scacchi ed il cicloturismo

Non posso finire questa mia presentazione, senza parlare di due mie grandi passioni: gli scacchi e la bicicletta. Ho imparato a muovere i pezzi quando ancora ero alle elementari, ma la passione è scoppiata negli anni delle superiori: ricordo pomeriggi interi sulla scacchiera, con sfide a ripetizione contro mio fratello. Poi, il circolo ed i tornei lampo del venerdì sera. Intanto il mio gioco migliorava ed in qualche anno conquistai la prima categoria nazionale. Ma a quel punto, dopo un disastroso torneo mi resi conto che – giunto al livello cui ero arrivato – per salire ancora avrei dovuto dedicare tutto il mio tempo libero agli scacchi, rinunciando a tutto il resto. Seppur a malincuore, decisi quindi di darci un taglio drastico. Così, per oltre venticinque anni non ho fatto tornei. Ma la passione covava sempre sotto la cenere, e quando vedevo una scacchiera, facevo molta fatica a resistere alla tentazione. Finché, un paio di anni fa, grazie anche all’incoraggiamento di Sabrina, ho deciso di ricominciare. Sono ripartito da zero, ma sono già riuscito a riconquistare la prima nazionale ed anche ad ottenere dei buoni piazzamenti in alcuni dei tornei che ho fatto.

L’altra passione è quella della bici, o meglio, del cicloturismo. Sul mio cavallo di ferro, ho girato per varie regioni d’Italia e soprattutto nei Balcani, che mi sono rimasti nel cuore, dopo averli conosciuti ai tempi della guerra. L’impresa più “epica” è stata senz’altro la Trieste-Belgrado, che ho organizzato ormai ben dieci anni fa, guidando un gruppo di venti persone lungo le strade di Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia, 1600 km con oltre 20000 metri di dislivello in quindici giorni.

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